G.Gini personale. The Mythical Image “da Raffaello a Guercino”. Il piccolo museo della poesia, Piacenza. 25/02 -29/04/2017

G.Gini personale. The Mythical Image “da Raffaello a Guercino”. Il piccolo museo della poesia, Piacenza. 25/02 -29/04/2017

Il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza, in occasione (e in omaggio)

della rilevantissima Mostra dedicata al Guercino, presenta una
personale dell’artista Gino Gini, operativo, sin dagli anni
Settanta, sulla rilettura delle opere “famose”; percorso che
prosegue tutt’oggi. 

Durante la mostra verranno esposte, sia opere
storiche, sia opere più recenti riferibili direttamente al Guercino.
Non è insolito che gli artisti si misurino con i capolavori della
storia dell’arte: basti pensare a Andy Wahrol che venne a Milano
per eseguire una serie di dipinti su “L’ultima cena”di Leonardo
o, con approccio differente,  Peter Greenaway, il quale si
misurò sulla medesima opera, ma con proiezioni luminose nella sala
della Cariatidi a Palazzo Reale – Milano.

Piccolo
Museo della Poesia, via Pace 5, Piacenza

www.piccolomuseodellapoesia.it;

tel.. 347.0359629

Orari dal mercoledi al sabato h.11-19, domenica su appuntamento


Gino Gini ‘The Mythical Image da Raffaello a Guercino’

Amedeo Anelli

Organicamente dagli anni Settanta Gino Gini ha lavorato progettualmente sul problema del valore d’immagine.

Ciò non riguarda solo il passaggio di testimone nel prosieguo delle generazioni artistiche e delle poetiche, o il genere degli “omaggi”. 

Nel Novecento in epoca di massificazione e riproducibilità, di moltiplicazioni di immagini e di icone, il valore d’immagine e la sua moltiplicazione è tema d’artisticità.
Ognuno, ed ogni poetica, se lo è gestito a modo suo,
esemplifichiamo: Picasso ripercorrendo nelle sue opere le principali
tappe della storia della pittura, a Milano negli ultimi decenni, Andy
Wahrol o Peter Greenaway, hanno tematizzato L’ultima cena di
Leonardo. Ma contrariamente a questi illustri colleghi queste riprese
non costituiscono semplicemente per Gini un “materiale
iconografico” inghiottito nella propria lezione di stile, ma un
punto di partenza di pensiero, sia che si tratti di Caravaggio,
Raffaello, il Guercino od altri, tutto ciò per scatenare una serie
di operazioni progettuali e di pensiero che partono da valori
mensurali, dalle tonalità dei cieli, da ipotesi di colore, da
un’idea di barocco, da tutto un armamentario interrogante e
spiazzante che costituisce e mette in valore temporalità complesse,
ricezioni, valori estetico-immaginativi, percezioni. Altrove abbiamo
esplicitato i momenti tecnici. In queste opere dedicate al Guercino,
in un processo continuamente ricorsivo Gini insegue una sua indagine
sulla complessità e sulla forma – colore, anche in modo
scritturale, delle opere coinvolte, partendo dai rilievi spaziali per
inoltrarsi in una sua personale idea di Barocco, nella fluttuazione
da momento storico a categoria estetica ad idea perturbante.

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